Enrica Peverelli

Enrica Peverelli incomincia la storia di questa sua vita il 28 agosto 1973 a Loano (SV), accanto a quel mare che le ha sempre ricordato la potenza della Natura contrapposta alla fragile piccolezza dell’essere umano. Questa sensibilità viene in seguito esplorata più nel profondo grazie a studi umanistici che le daranno un imprinting fondamentale per la sua crescita

Questa sua sete di conoscere e comprendere l’uomo, molto probabilmente per capire meglio se stessa, la spingerà a studiare Lingue straniere per permetterle di viaggiare ed esplorare visioni e culture diverse dalla sua, portandola ad abbattere le barriere che solitamente l’essere umano si crea per difesa.

Come nella poesia di Baudelaire “l’Albatros”, una volta terminati gli studi e i suoi viaggi, si trova costretta a calarsi nel mondo del lavoro e dei grandi, incominciando così a percepire la propria goffaggine e inadeguatezza poiché spesso incapace di rapportarsi con le incoerenze della Vita, nella quale crede ciecamente come bene supremo per quanto inafferrabile tramite il solo intelletto.

La necessità di sopravvivenza la spinge quasi a negare quel soffio vitale che sente dentro di sé per cercare di omologarsi alla società o a ciò che crede gli altri si aspettino da lei, ottenendo anche risultati soddisfacenti. Infatti, nel 2001 trova rifugio presso un’importante azienda aeronautica, trasferendo la propria passione per la vita nel lavoro, creandosi un ruolo nel mondo dell’Export Control e trovando appagamento in quel minimo di carriera aziendale al quale una donna in Italia può ambire.

La svolta avviene quando incontra colui che diventerà il suo futuro marito che, senza mezzi termini, la spingerà a guardarsi allo specchio per vedere cosa era diventata. Come l’araba fenice non potrà fare a meno di intraprendere un cammino dentro di sé fino ad arrivare ad “uccidere” il proprio Ego e rinascere dalle proprie ceneri. Oggi, vive in campagna sopra a Savona, da libero sfogo alla sua creatività intagliando candele, dipingendo muri, costruendo lampadari, cucinando per chi viene a trovarla e amando tutto ciò che la circonda, anche il proprio lavoro d’ufficio… attimo dopo attimo cercando di fare esperienza della Vita, in qualsiasi forma si presenti.

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