Una favola per raccontare la varianza di genere (in riga edizioni), nel quale affronta con delicatezza un argomento considerato tabù. Il filo conduttore che lega questo e il precedente libro dell’autrice è il desiderio di mettere in luce l’importanza delle emozioni vissute con consapevolezza. “Credo nell’inclusione e nei bambini. Per questo motivo scrivo rivolgendomi soprattutto a loro, perché nascono privi di pregiudizi e vanno dunque educati alle emozioni per diventare adulti inclusivi. Nel mio lavoro ho constatato che, per parlare con loro, la favola è il modo più semplice per spiegare le cose”.
Elena Marchesini
Una favola per raccontare la varianza di genere (in riga edizioni), nel quale affronta con delicatezza un argomento considerato tabù. Il filo conduttore che lega questo e il precedente libro dell’autrice è il desiderio di mettere in luce l’importanza delle emozioni vissute con consapevolezza. “Credo nell’inclusione e nei bambini. Per questo motivo scrivo rivolgendomi soprattutto a loro, perché nascono privi di pregiudizi e vanno dunque educati alle emozioni per diventare adulti inclusivi. Nel mio lavoro ho constatato che, per parlare con loro, la favola è il modo più semplice per spiegare le cose”.